Convergenza competitiva

Ad oggi il confine del settore può non coincidere con quello del mercato e la concorrenza non si limita più al singolo settore tanto che si parla di convergenze competitive per sottolineare il fatto che settori in passato separati oggi sono in diretta competizione (IPhone consente di chiamare, ma anche di fare foto di qualità e navigare in internet (vs. macchine fotografiche e vs. computer).

I 4 driver che hanno accelerato la convergenza dei mercati ed abbattuto i confini della concorrenza che ora avviene anche tra prodotti diversi sono:
–> tecnologia
–> domanda
–> legislazione (liberalizzazione e categorie merceologiche trasversali)
–> concorrenza

Esempio: nella Wellness Megaindustry che risulta essere composta da beni e servizi appartenenti a mercati totalmente diversi tra di loro ma che hanno come punto di riferimento comune la salute ed il benessere del consumatore (tessile, cura della persona, alimentazione, farmaceutica, cosmetici).
–> cosmeto-tessile: convergenza tra tessile ed il personal-care;
–> nutricosmetici: convergenza tra l’alimentare ed il cosmetico (es. L’Oreal e Nestle con integratori alimentari per la cosmetica);
–> nutraceutica: convergenza tra l’alimentare ed il farmaceutico (es. Danacol con i prodotti per il colesterolo)
–> health fabrics: convergenza tra tessile ed il farmaceutico (es. tessuti con microcapsule che rilasciano sostanze che contrastano la cellulite).

Nel retailing diversi sono i fenomeni importanti:
– aggregare categorie sostituibili (prodotti biologici hanno un proprio spazio espositivo e quindi il supermercato diventa un concorrente di NaturaSI)
– si diffonde sempre più la cultura dello SHOP-IN-SHOP (ovvero la presenza di tanti piccoli spazi specializzati all’interno di un unico supermercato).